MILANO – Sono passati poco più di due mesi dal quel giorno di giugno che ci ha tolto, per sempre, il sinistro divino della storia nerazzurra. Mario Corso ci ha lasciati il 20 giugno 2020, all’alba di un’estate che sicuramente avrebbe vissuto come sempre: con l’occhio attento, con i suoi giudizi diretti, con la solita innegabile passione nerazzurra.
Mario Corso lo abbiamo raccontato in tanti modi: con le immagini in bianco e nero delle sue prodezze, con i ricordi dei compagni che ancora oggi si chiedono come facesse a calciare quelle punizioni ‘a foglia morta’ con quei palloni tanto duri e pesanti. E con le sue parole, mai banali, fino a quell’ultima frase che ci aveva regalato poco più di un anno fa: “Ho dedicato 60 anni di vita all’Inter: ho avuto tantissimo, ho dato qualcosa”.
Oggi ricorre l’anniversario della sua nascita: 25 agosto 1941, a Verona. E in questa giornata vogliamo ricordarlo con una foto particolare, preziosissima e storica. Mario, maglioncino e camicia, abbraccia Pelé. Sì, il leggendario brasiliano. Corso era l’unico calciatore che Pelé avrebbe voluto nel suo Brasile: non una leggenda metropolitana, ma una ammirazione chiara e sincera che Pelé non ha mai nascosto.
La foto risale al 12 maggio 1963 e fu scattata negli spogliatoi di San Siro, al termine dell’amichevole tra Italia e Brasile. Finì 3-0 con le reti di Sormani, Sandro Mazzola (su rigore) e Bulgarelli. Mazzola era al debutto in nazionale, come anche Aristide Guarneri. Pelé giocò i primi 26 minuti, marcato a uomo in maniera impeccabile da Giovanni Trapattoni, prima di essere sostituito per un problema fisico. Mario Corso subentrò nella ripresa, quindi in campo non si incrociò con Pelé. Non mancò, però, l’occasione per una foto storica, negli spogliatoi.
