Champions League, Inter-Barcellona 1-2: Benvenuta Europa League

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di Marco Murano

La Champions League dell’Inter si ferma ai gironi. E’ ora di abbandonare
prematuramente il torneo più importante d’Europa.
Nel match più importante la formazione allenata da Antonio Conte attua una discreta
prova dal punto di vista tattico e fisico, contro un Barcellona molto rimaneggiato, i
cui assenti contavano nomi del calibro di Messi e Suarez (subentrato nel finale di
partita). I catalani però, nonostante le assenze, hanno dimostrato grande confidenza
con il pallone, mettendo in evidenza quanto di buono c’è nella “cantera” blaugrana.
Buona la prova di alcuni giocatori dell’Inter: Primo fra tutti, Lautaro Martinez, autore
dell’assist per il momentaneo 1-1 e, per distacco, il migliore in campo fra i nerazzurri.
Ancora deludente, nonostante il goal e l’impegno profuso, il gigante buono Romelu
Lukaku.
Il “Gap” tra le due compagini è balzato all’occhio sin dal primo minuto: Un Gap
filosofico, quasi ideologico, tra una squadra che imposta il match più importante – in
casa, per giunta – sul tradizionalissimo “catenaccio e contropiede” ed una che
nonostante schierasse quasi completamente riserve – e avesse già ottenuto la
qualificazione con una giornata d’anticipo: La cosiddetta “pancia-piena” – si mette in
gioco e incanta con triangoli e sovrapposizioni; idee e gioco.
Fatali sono state le reti di Carles Perez e del giovanissimo Ansu al minuto ‘86.
Partite come questa evidenziano i limiti di un calcio, quello italiano, forte di grandi
individualità ma, ancora oggi, povero di iniziative e propositività.
Inizia ora un nuovo percorso per i ragazzi di Conte, sperando che non sdegnino la
coppa europea “minore”.

 

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